Quando c’è da svolgere un lavoro di pulizia di un ambiente, ci sono due possibili
soluzioni: una è quella di affidarsi completamente al “fai-da-te”, che permette sicuramente di risparmiare ma che non dà alcuna garanzia sul risultato finale; l’altra è quella di rivolgersi ad una ditta esterna, possibilmente esperta e qualificata, che possa svolgere la mansione nel migliore dei modi, garantendo la massima igiene del luogo dove si va ad operare. Appartamenti, condomini, uffici ma anche luoghi pubblici come scuole, ospedali, mense e tanti altri: l’impresa esterna riesce sempre a garantire un lavoro adeguato e rispondente alle esigenze di chi vive e lavora in questi ambienti.
Tuttavia, prima di decidere a chi dovrà essere assegnato il compito, ci si pone una domanda: è meglio assumere la classica cooperativa di pulizie o forse è più opportuno affidarsi ad un’impresa di facility management? All’apparenza sembra non ci siano differenze sostanziali, in realtà non è così. Il Facility Management, come viene inteso oggi, è infatti quell’attività organizzativa che riguarda la gestione di edifici unitamente ai loro impianti e ai servizi connessi: il servizio di igiene e pulizia è chiaramente uno dei più importanti, ma ce ne sono anche molti altri che l’impresa di facility management può garantire, come ad esempio il giardinaggio, la portineria e la manutenzione dei vari impianti (elettrici, idraulici, di illuminazione e di condizionamento).
Il Facility management ha come obiettivo principale il coordinamento dello spazio fisico di lavoro con le risorse umane e l’attività propria dell’azienda. Per dare supporto alle attività primarie, vengono sviluppati processi e politiche che rendono l’organizzazione in grado di adattarsi ai cambiamenti e di migliorare l’efficacia. La cooperativa di pulizie è senz’altro molto efficace se si ha bisogno di una semplice operazione di pulizia in un determinato ambiente: tuttavia, proprio per la struttura stessa delle cooperative, non ci si può aspettare (tanto per fare un esempio) una continua formazione dello staff, che avviene invece nelle imprese di Facility Management, sempre molto attente alla gestione del personale e allo sviluppo delle risorse umane.
La cooperativa di pulizie può svolgere adeguatamente le pulizie ordinarie e straordinarie di un determinato ambiente, come ad esempio un condominio: dalla pulizia delle scale, dei pianerottoli, dei portoni, delle caselle postali e la disinfezione degli ascensori, passando poi per il lavaggio di grandi vetrate o plafoniere, la rimozione della polvere dai soffitti, la pulizia dei box e l’igienizzazione degli spazi per la raccolta della spazzatura; il risultato del lavoro della cooperativa sarà senz’altro soddisfacente. Tuttavia l’impresa di facility management ha dalla sua la grandissima capacità organizzativa, che permette di avvalersi di personale qualificato, di semplificare le attività e di utilizzare dei sistemi di misurazione e valutazione che consentono di tenere sempre sotto controllo il livello qualitativo del lavoro svolto.
D’altronde, ed è un dato certamente da non sottovalutare, l’adozione di un facility management qualificato e competente, gestito in modo manageriale con un’ottica orientata al business, può avere un impatto rilevante e diretto sull’immagine e sulla reputazione aziendale e, allo stesso modo, sui risultati finanziari. Ad esempio l’importanza di una perfetta cura degli impianti di condizionamento, spesso trascurati, o delle tubature dell’acqua, aumentano sensibilmente i rischi sanitari per tutti coloro che vivono o lavorano in un determinato ambiente. Si pensi alle conseguenze della mancata disinfestazione da alcuni animali e parassiti (quali topi, ratti, insetti, ecc), che può mettere a serio rischio la salute di residenti e lavoratori.
L’impresa di facility management, infine, lavora con i più alti standard, adottando costantemente i prodotti e le attrezzature migliori e sanificando in modo profondo ogni tipo di area e superficie. Una preparazione e una qualità che devono essere certificate anche dalla ISO 14001 (sistema di gestione ambientale), che dimostra come l’organizzazione certificata abbia un sistema di gestione adeguato a tenere sotto controllo gli impatti ambientali delle proprie attività, e ne ricerchi sistematicamente il miglioramento in modo coerente, efficace e soprattutto sostenibile.