Le industrie del settore alimentare di Padova, Vicenza, Venezia e Verona sono
sempre alla ricerca di un servizio di pulizie specialistico.
Quello alimentare, infatti, è senz’altro il settore industriale maggiormente sotto i riflettori degli enti preposti al controllo. Per ogni azienda che opera in questo ambito, la conservazione del cibo e il pieno rispetto delle normative devono essere la priorità: solo attraverso una marcata attenzione per l’igiene degli ambienti può passare un innalzamento della reputazione del marchio, direttamente proporzionale alla tutela della salute del consumatore. Un’azienda alimentare che incappa in situazioni deprecabili per via di una non corretta gestione delle pulizie industriali vede il suo processo produttivo irrimediabilmente compromesso, oltre a rischiare molto sul piano prettamente giuridico: ecco perchè le norme, in tal senso, sono diventate via via più stringenti.
L’ambito delle pulizie dell’industria alimentare abbraccia diversi aspetti. Provvedere alla piena igiene degli ambienti in questo settore significa non soltanto controllare adeguatamente metodi e misure utilizzati per svolgere processi, attività di produzione e preparazione di cibi e alimenti, ma anche porre una grande attenzione nei confronti delle superfici e dei macchinari. Un alto livello di igiene garantisce un’elevata qualità produttiva. Basta davvero poco per rovinare i cibi, per comprometterne il sapore, l’odore, il colore e la consistenza. Un deterioramento degli alimenti, dovuto spesso a fattori esterni come luce, aria e acqua, comporta un’esperienza negativa da parte del consumatore: nell’era di internet, un giudizio negativo sul piano dell’igiene, può causare all’industria grossi danni.
Le problematiche maggiori per i cibi prodotti e lavorati nelle industrie alimentari possono riguardare la perdita di umidità o l’esposizione all’ossigeno, ma soprattutto la contaminazione microbica che può avvenire in qualsiasi fase del processo di lavorazione. Ecco perchè risulta fondamentale per un’industria alimentare mantenere molto alti gli standard d’igiene all’interno degli ambienti, stabilendo tutti i fattori di rischio di ogni fase della lavorazione per poi stilare un piano d’intervento adeguato.
Il processo di sanificazione è pertanto una delle operazioni più importanti per un’azienda di questo settore. Si tratta di mettere in atto tutti quei trattamenti di natura fisica e chimica che permettono ad una qualsiasi superficie di risultare priva di sporco visibile, priva di residui di sostanze utilizzate nel trattamento e con la presenza di un numero di microrganismi ridotto quasi a zero. L’obiettivo della sanificazione degli ambienti alimentari è proprio quello di distruggere tutti i batteri patogeni e impedirne la proliferazione. La sanificazione è caratterizzata da due processi principali, ovvero la detersione e la disinfezione. La prima consiste nell’asportare lo sporco grossolano, risciacquare con acqua tiepida, applicare il detergente e risciacquare nuovamente. La disinfezione distrugge i batteri patogeni non sporigeni e riduce notevolmente la presenza dei batteri non patogeni e non sporigeni.
Qualsiasi azienda che opera nel settore alimentare deve rispettare il protocollo HACCP, (acronimo di Hazard Analysis and Critical Control Points), ovvero il sistema che identifica, valuta e controlla i pericoli che sono significativi per la sicurezza alimentare. Di recente, l’Unione Europea ha redatto delle Linee guida generali sull’applicazione delle procedure riferite ai principi del sistema HACCP, che fanno riferimento ai principi enunciati nel «Codex Alimentarius» CAC/RCP 1-1996 Rev 4-2003. Il protocollo HACCP si basa su sette punti ben precisi: individuazione e analisi dei pericoli; individuazione dei punti critici di controllo; definizione dei limiti critici; definizione delle procedure di monitoraggio; definizione e pianificazione delle azioni correttive; definizione delle procedure di verifica e definizione delle procedure di registrazione.
Quali sono i criteri per la scelta di un’impresa di pulizie in grado di garantire il massimo livello di igiene all’interno degli stabilimenti alimentari ? E’ bene sottolineare che per svolgere nel migliore dei modi le attività di pulizia ed igienizzazione negli impianti di un’industria alimentare sono opportune delle competenze specifiche, una preparazione di grande livello e un aggiornamento costante. Chiaramente c’è da tenere in considerazione anche il bilancio: ecco perchè molte imprese di pulizia mettono a disposizione una figura che possa concordare con l’azienda un vero e proprio Piano d’Intervento Alimentare, suddiviso per ogni categoria specifica e aderente alle effettive necessità del marchio, evitando in questo modo costi eccessivi e non necessari.
Inoltre, ogni impresa di pulizie che opera nel settore alimentare è tenuta a rispettare le certificazioni necessarie. Quella principale è la ISO 9001:2008 (IQ Net Certified Management System), che certifica il sistema di gestione della qualità di un’azienda, riconosciuta a livello internazionale. Inoltre, ogni impresa di pulizie deve avere la ISO 14001:2004 (DQS certificato n. DE-500732 UM), che definisce invece il controllo ed il miglioramento delle prestazioni ambientali di un’azienda secondo standard internazionali. Infine, è richiesta anche la OHSAS 18001:1999 (Occupational Health and Safety Assessment Series), che attesta l’applicazione volontaria, all’interno di un’organizzazione, di un sistema che permette di garantire un adeguato controllo riguardo alla sicurezza e la salute dei lavoratori.