Gruppo Bettin si occupa di pest control nelle industrie alimentari.
Le industrie che operano nel settore alimentare sono probabilmente tra quelle che devono necessariamente prestare tantissima attenzione a tutto ciò che concerne controlli e monitoraggi relativi alla qualità della merce. Le infestazioni di alimenti da parte di animali, insetti e organismi vari sono più frequenti di quanto si possa immaginare. Non è raro sentire in televisione o leggere su un giornale di escrementi di topo ritrovati all’interno della confezione di cereali, o di una mosca morta nel pan carrè, e via dicendo.
Nonostante l’importanza assoluta del “pest control”, ovvero dell’attività che serve proprio a garantire la prevenzione, la verifica e il monitoraggio di un’eventuale criticità, con conseguente azione meccanica e chimica, troppo spesso le aziende alimentari affrontano questa tematica con evidente superficialità, sottovalutando il pericolo: un errore gravissimo, che può comportare problematiche molto serie e una perdita di credibilità dell’azienda stessa.
Ma quali sono gli infestanti principali delle derrate alimentari, che possono causare guai seri alle aziende? Tanto per cominciare, il pericolo principale è senz’altro il topo, o meglio tutte le tipologie di roditori: vengono considerati gli esseri viventi che riescono ad introfularsi maggiormente all’interno delle merci. Sono più pericolosi degli altri, perchè non attaccano soltanto le materie prime, ma anche le varie confezioni (sono onnivori, ndr). E’ proprio su di loro che deve concentrarsi maggiormente il “pest control”.
Tuttavia non ci sono soltanto i roditori a minacciare l’integrità delle derrate alimentari. Molto temute sono anche tutte le specie che appartengono alla Blattaria, capaci addirittura di colonizzare interi ambienti, come ad esempio i magazzini dove viene stipata la merce. Se nei luoghi come bar e ristoranti vengono individuate spesso Blattelle “germaniche”, nelle zone che abbondano di sostanze organiche (ad es. le fogne, ndr) è più facile trovare le Blatte “orientalis”, note anche come Blatte nere.
Cosa si deve fare, quindi, per evitare la proliferazione di questi organismi e l’infestazione delle merci? Molte aziende alimentari preferiscono affidarsi ad una ditta esterna che garantisca un controllo degli infestanti dettaglio e accurato, con interventi immediati e mirati in caso di criticità. Un’azienda che aspira o che fa già parte del “top” del settore alimentare non può assolutamente prescindere da una gestione del pest control ottimale ed estremamente soddisfacente. Serve quindi una ditta di veri professionisti, possibilmente attiva da tempo e particolarmente qualificata per la mansione, che sappia mettere a disposizione del personale adeguatamente formato.
Il primo “step” è certamente il sopralluogo, a cui seguirà l’installazione di un certo numero di dispositivi, sia interni che esterni, che verranno posizionati nei punti maggiormente sensibili, ovvero dove potrebbero trovare accesso i vari infestanti. Se l’infestazione non viene bloccata sul nascere, servirà chiaramente un lavoro più complesso per combatterla e sconfiggerla: di conseguenza, sarà necessario un monitoraggio molto più frequente.
Ma affidarsi ad una ditta esterna non è tutto: l’azienda alimentare può comunque fare la propria parte. In primis, l’azienda può individuare un responsabile (volendo anche un team, ndr) che controlli alcune operazioni, come ad esempio il corretto posizionamento delle esche, in un certo lasso di tempo. Inoltre, è sempre meglio porre attenzione ad alcune basilari norme igieniche che aiutano a mantenere la struttura nelle migliori condizioni possibili: oltre alla classica manutenzione di porte e finestre, va preservato con cura anche lo spazio esterno (specialmente in presenza di aree verdi) e vanno eseguite con costanza e con estrema professionalità anche la pulizia e la sanificazione di ambienti e macchinari. Infine, va evitato tassativamente di lasciare la spazzatura o qualsiasi tipo di rifiuto in bella mostra una volta terminata la giornata lavorativa: una dimenticanza che può rivelarsi un clamoroso “via libera” per gli infestanti.